Gennaro Tedesco - anno scolastico 2013-2014
Gennaro Tedesco - 12-04-2014
Col dialogo si raggiunge lo scopo di mettere tutte le istanze ideali in correlazione con il potere e il tornaconto; ma ciò che sotto questo aspetto risulta univoco in linea generale, assume, nel caso concreto, un significato ambiguo: si può addirittura affermare che l'antinomia del dialogo dei Melii , come altre antinomie tucididee, in teoria si lascia risolvere, ma che, nella pratica, si ripresenta sempre acuta.
Gennaro Tedesco - 05-04-2014
Il libello procopiano esorta all'azione. Qui, probabilmente, si trattava di una piccola, ma pericolosa opposizione contro il "sovversivo" Giustiniano.
E' possibile che non l'opera intera, ma parti singole circolassero nell'ambiente numericamente ristretto di alte personalità a cui in fondo erano dirette. Lo scritto contiene, anche se non esplicita, una esortazione alla disobbedienza.
Gennaro Tedesco - 15-03-2014
Nell'ottica della logica transazionale, i punti fondamentali di un approccio al teatro per ragazzi si collocano a un livello diverso da quello corrente e normale . I poli di riferimento transazionali sono gli allievi in rapporto al loro gruppo e a se stessi, ma anche in rapporto ai docenti. Lo sviluppo della comunicazione teatrale si attua in un contesto di reciproco scambio relazionale. Il linguaggio così preso in considerazione assume in sé non solo gli aspetti verbali, ma anche quelli più in generale semiotici e prossemici. Tale scambio consente anche agli elementi meno dotati, da un punto di vista di un'educazione e istruzione normale, di inserirsi con le proprie capacità esperienziali e relazionali nel processo didattico e educativo in corso.
Gennaro Tedesco - 22-02-2014
Perché Colombo? Perché una didattica della Storia che voglia essere veramente moderna ed innovativa trova in questo personaggio e nel suo mondo una vasta gamma di possibilità teoriche ed operative. Come la teoria della didattica contemporanea della Storia, la vita di Cristoforo Colombo si sviluppa all'interno dell'emergenza di un problema storico ed individuale. Colombo offre l'opportunità di scoprire contraddizioni individuali che sono allo stesso tempo contraddizioni di una particolare e significativa epoca della nostra storia.
Gennaro Tedesco - 15-02-2014
Molteplici sono i motivi che spingono allo scontro i Romani e i Cartaginesi tra il III e il II secolo a.C. I Romani sono ormai i padroni incontrastati dell'Italia peninsulare, sono la massima potenza territoriale dell'Occidente europeo. Essi raccolgono l'eredità storica delle città greche della Magna Graecia e della Grecia stessa, eredità che consiste nel continuare la tradizionale conflittualità e concorrenzialità commerciale greca nei confronti del mondo fenicio e poi cartaginese. Non meno interessati alla partita in corso tra Romani e Cartaginesi sono gli Etruschi anch'essi in qualche modo desiderosi di pareggiare i conti con la città punica dell'Africa settentrionale. L'Italia Meridionale, la Sicilia e l'Africa settentrionale cartaginese rappresentano l'area geografica e strategica più importante del Mediterraneo sia per la "coalizione" etrusco-greco-romana che per Cartagine.
Gennaro Tedesco - 18-01-2014
Se l'Illuminismo sembra essere un tipico movimento intellettuale progressista, non dobbiamo credere che il Romanticismo sia necessariamente il contrario. In Italia il Romanticismo diviene un correttivo dell'Illuminismo. I valori antifeudali ed antiaristocratici, utilitaristici, della Rivoluzione francese non vengono perduti, anzi rafforzati dalla scoperta romantica del popolo nella sua dimensione originaria e nazionale.
Gennaro Tedesco - 09-01-2014
I Balcani non hanno mai riscosso molto successo nel così detto Occidente e, a quanto pare, vista la nostra storia più recente, ancor meno nella cittadella assediata dell'Europa comunitaria. E ancor meno sembrano ricevere attenzione presso i nostri distratti e annoiati adolescenti. E allora come, almeno per sommi capi e brevemente, organizzare un ambiente di apprendimento, di riorientamento, di riconversione e di rieducazione non solo alla cittadinanza e non solo rivolto ad allievi delle Superiori, che possa immaginare, anche solo per un breve e fuggevole momento, di attirare l'attenzione di adolescenti, assorti, almeno apparentemente in mondi solo virtuali, su una realtà così tormentata, complessa e sfuggente come i Balcani?
Gennaro Tedesco - 29-11-2013
I soggetti sociali della Rivoluzione francese furono la borghesia, i contadini e gli operai parigini in lotta contro il dominio politico e sociale dell'aristocrazia.
Ma l'antagonista storico dell'aristocrazia e del clero e protagonista indiscusso della Rivoluzione fu la borghesia che si avvaleva di una ideologia chiara, semplice e travolgente: di fronte all'incapacità ormai storica dell'aristocrazia di risolvere i problemi finanziari della nazione, anzi, poiché essa li aggravava con la sua politica fiscale, danneggiando in modo quasi irreparabile la produzione industriale e il commercio, il ceto borghese, unica classe veramente produttiva della nazione, si sentiva in diritto e in dovere di pretendere il potere. Dietro l'ideologia dell'uguaglianza, della libertà e della fraternità c'era la concretezza di interessi storici di una classe borghese matura, consapevole ormai delle proprie responsabilità di fronte alla collettività.
Gennaro Tedesco - 21-11-2013
Vorrei porre al centro del mio discorso simboli, miti e riti che, in modo consapevole, sono o dovrebbero essere gli elementi portanti di una didattica della Storia, ma anche della didattica generale e della Scuola e dell'Università , queste ultime come luoghi non solo istituzionali. Di recente per divulgare e approfondire per allievi di un Biennio Superiore riformato lo studio della Romania e dei Balcani mi sono servito del mito di Dracula, che consente di portare al centro dell'attenzione adolescenziale e giovanile una complessa e avvincente simbologia e un notevole livello di recondita e arcana ritualità. All'adolescente il mito di Dracula o qualunque altro mito possente e significativo, consente di ritrovare quei sentimenti profondi, che trasmessi e potenziati dal simbolismo sociale e da quello teatrale, intesi come comunicazione e azione e non come mero psicologismo, lo riavvicinano alla essenza naturale dell' uomo . La violenza, la crudeltà, la malvagità, la brutalità insite nella saga draculica, ma non solo in essa, non sono incentivi alla "Maleducazione", ma sollecitazioni a giochi profondi, a riconsiderazioni, riflessioni e rivisitazioni delle nostre emozioni.
Gennaro Tedesco - 02-10-2013
Le condizioni ecologiche, formative ed educative di un atelier, in una logica di collaborazione e cooperazione, di protagonismo adolescenziale e giovanile, attivamente ribaltano il concetto e la pratica di insegnamento-apprendimento ad imbuto ... Tale ecosistema laboratoriale si sviluppa e si configura spesso come luogo collaborativo e cooperativo di progettazione artistica e produzione multimediale originale e coinvolgente ... Cerchiamo ora di immaginare la predisposizione e l'architettura di tale atelier per un Biennio superiore, cominciando proprio da un passato storico sempre meno accessibile e quotidiano. Perché mai un adolescente dovrebbe essere interessato alla civiltà antica e classica, al mondo greco-romano ? Se riusciamo a dimostrare che la nostra epoca contemporanea è una estensione e continuazione di quella greco-romana con similitudini, analogie, metafore e differenze, con un approccio dinamico, un itinerario cinematografico, ipertestuale e virtuale ... credo che saremmo già su una buona via per attirare la motivazione, l'interesse e l'attenzione di giovani ed adolescenti. Ma come muoversi, come cominciare ?